INTRODUZIONE
Nella presente ricerca intendiamo mettere a fuoco le relazioni ipotetiche tra atteggiamenti
ipocondriaci e alcune modalità di costruzione dell’ immagine corporea. Alla base di questa
ipotesi c’ è un particolare modello che inquadra il fenomeno ipocondria all’ interno di
processi psicofisiologici (Ruggieri, Castellano,1993). Questo modello si fonda su due pilastri
fondamentali che sono quello del narcisismo e quello del ruolo del corpo nella produzione di
segnali. Questi due pilastri concettuali sono, a loro volta, strettamente collegati tra loro.
Abbiamo definito il narcisismo attraverso una rilettura psicofisiologica di alcuni concetti di
Kohut: punto centrale di questa operazione è nell’ enfasi posta sul processo di integrazione di
diversi livelli esperienziali, di cui quello corporeo costituisce l’ insostituibile asse centrale. La
patologia narcisistica è il risultato di difficoltà nel processo di integrazione da parte dell’ Io di
diversi livelli di esperienze fisiche e psichiche (Ruggieri, Fabrizio, 1994).
CLUEB, Bologna, 1984
SUMMARY
Abbiamo esaminato la relazione tra il fenomeno Ipocondria, considerata come una dimensione e
non come categoria patologica, e il modo di costruire l’ immagine corporea in 30 donne,
studentesse di Psicologia, di età compresa tra i 20 ei 30 anni.
Gli strumenti utilizzati sono stati:
1) S.I.B.I.T.
2) I.B.Q.
I risultati hanno mostrato interessanti relazioni tra il fenomeno Ipocondria esplorato da diverse
scale e i canali percettivi privilegiati nella costruzione dell’ immagine corporea. In particolare è
emerso che i punteggi delle diverse scale del test sull’ Ipocondria, tendono a crescere in rapporto
all’ intensità della percezione del corpo di tipo visivo. I dati sono stati interpretati alla luce di un
modello psicofisiologico integrato.